Le principali tecniche di stampa per i gadget

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Per stampare i gadget personalizzati ci sono diverse tecniche: serigrafia, tampografia, incisione laser, stampa digitale, sublimazione e ricamo. Ogni metodo è adatto a determinate esigenze, e a materiali ben precisi.

Le tecniche di stampa per i gadget personalizzati

Per la stampa dei gadget personalizzati ci sono varie tecniche: alcune più moderne, altre che esistono da tantissimi anni. Ogni soluzione si adatta a determinate esigenze, motivo per cui bisogna fare attenzione a scegliere quella giusta in base ai materiali, alle dimensioni del gadget, ai colori e così via.

Si va dal classico ricamo alla serigrafia, dall’incisione laser alla tampografia. Di seguito ti spiegheremo in breve in cosa consistono queste modalità di stampa e per quali articoli sono consigliate. Selezionare il metodo di stampa più adeguato è fondamentale per ottenere dei regali aziendali di elevata qualità!

Serigrafia

La serigrafia

La serigrafia, nota anche come stampa serigrafica, è perfetta per la creazione di numerosi gadget personalizzati. È interessante sapere che questa tecnica è una delle più antiche: come suggerisce il nome stesso, all’inizio si adoperava per decorare la seta e altri tessuti simili.

Attualmente la serigrafia è ideale non solo per le t-shirt personalizzate, ma anche per gli oggetti di ceramica (come le tazze), per i taccuini e i quaderni, per le penne e molto altro. I principali lati positivi sono la rapidità del processo di personalizzazione, i costi abbastanza bassi e la possibilità di replicare sul gadget la tinta esatta che si desidera.

Stabilisci il pantone che vuoi per il tuo prodotto, ed esso sarà riportato sul gadget con la massima precisione. In più, la serigrafia permette di adornare le superfici anche con quattro tonalità diverse. In sintesi, si tratta di un metodo versatile, economico e applicabile a una miriade di gadget.

Incisione laser

L’incisione laser

Rispetto alla serigrafia, l’incisione laser risale a epoche più recenti. È facile capire come funziona questa modalità: un macchinario specifico emette un raggio laser, che brucia il materiale seguendo le linee di un disegno, di un logo o di una scritta.

Naturalmente non si usa l’incisione laser per i tessuti, ma per il vetro, per il metallo, per il legno e per il cuoio. Un must per i portachiavi personalizzati, per borracce e bicchieri, per i cofanetti, per i portafogli… l’elenco potrebbe continuare ancora per molto.

L’incisione laser non prevede una colorazione, per cui si preferisce per i gadget monocromatici. I dettagli incisi avranno la stessa sfumatura del materiale su cui si realizzano. Il risultato sarà magari meno vistoso dei gadget aziendali variopinti, ma in compenso si ricavano accessori eleganti, longevi e dall’aspetto professionale.

Tampografia

La tampografia

Per i gadget personalizzati si utilizza spesso la stampa tampografica, o tampografia. La stampa si verifica con un tampone, che consente il trasferimento dell’inchiostro da una piastra metallica al gadget.

Tra i maggiori pro della tampografia c’è la sua duttilità: tale tecnica è ottima per le superfici piane, concave e convesse. Si impiega per i bloc-notes, per matite e penne, per tazze e thermos, per le chiavette USB personalizzate, per gli accendini…

La stampa tampografica è perfetta per i gadget piccoli, perché comunque si avrà un esito ad altissima risoluzione. Si può effettuare la stampa a colori e anche la stampa bagnato su bagnato, in modo da aggiungere più tinte anche se le prime non sono completamente asciugate.

Sublimazione

La sublimazione

Parlando delle tecniche di stampa più all’avanguardia, dobbiamo menzionare anche la sublimazione: con questo termine indichiamo una particolare reazione degli inchiostri, che entrano in contatto con il calore e sublimano – dunque diventano gas.

La stampa sublimatica può essere diretta o indiretta. Nel secondo caso, c’è bisogno di una stampante inkjet con inchiostri sublimatici e di un apposito tipo di carta. La sublimazione indiretta si applica a più materiali, incluse la ceramica e la gomma; quella diretta è adeguata al poliestere, con cui si confezionano magliette sportive, shopper personalizzate, sacche zainetto, cappellini ecc.

In media, si usa la sublimazione soprattutto per i capi e gli accessori di abbigliamento. Talvolta si adopera per le tazze. La sublimazione, inoltre, è l’ideale per l’allestimento delle scenografie di convegni e fiere: gli stand, in molte situazioni, vengono contrassegnati con tessuti leggeri decorati da loghi, slogan e recapiti aziendali.

Ricamo

Il ricamo

Una tecnica come il ricamo fa pensare automaticamente alla bellezza delle creazioni artigianali. In realtà il ricamo a cui ci riferiamo noi non si esegue a mano, ma con apparecchi che garantiscono un risultato preciso e meticoloso (e che consentono di stampare tanti gadget in poco tempo).

Il ricamo si può applicare a vari gadget personalizzati, chiaramente in tessuto: t-shirt, camicie, giacche, polo, cappellini, sacche, shopper, federe, asciugamani. Simili articoli trasmettono un’impressione di ricercatezza e di cura per i dettagli, e sono del tutto adeguati al consolidamento della brand identity. C’è anche il ricamo con patch, per un esito ancora più originale.

Stampa digitale

La stampa digitale

Infine, un metodo di stampa per i gadget personalizzati è quello digitale: eccellente per i prodotti multicolor, e per elementi promozionali come i flyer, i dépliant, i volantini, i calendari e i biglietti da visita.

La stampa digitale è una delle migliori per ottimizzare le tempistiche e per stampare velocemente un gran numero di gadget. Si tratta di un metodo diretto, nel senso che la grafica viene impressa direttamente al supporto senza bisogno di un tampone. Quello che serve è una stampante ad hoc, che fissa l’inchiostro in maniera indelebile.